L’eczema del neonato e del bebè è una malattia della pelle molto comune e particolarmente fastidiosa nella quotidianità. Quando le placche rosse fanno la loro comparsa su viso e corpo del neonato, è spesso tutta la famiglia a ritrovarsi risucchiata nell’eczema: i genitori si preoccupano moltissimo, e i loro interrogativi si accavallano.
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L’eczema del neonato e del bebè è nella maggior parte dei casi un eczema atopico chiamato anche dermatite atopica, una forma di eczema a trasmissione genetica in cui la cute non riesce più a svolgere la sua funzione di barriera protettiva.
In caso di eczema atopico del neonato e del bebè, le lesioni si manifestano essenzialmente su braccia, spalle, cosce, ventre… sul viso, si riscontra soprattutto l’eczema delle guance del neonato e del bebè.
Il neonato, o il bebè, ha l’eczema del viso e la cosa spaventa i genitori degli altri bambini all’asilo nido. Il neonato, o il bebè, ha l’eczema sull’addome e cerca di grattarsi attraverso i vestitini; si ricopre di placche rosse, piange, è irritato, si dimena per sfregare la pelle alla ricerca di sollievo. Di fronte all’eczema del neonato e del bebè, i genitori non sanno più che pesci pigliare, a chi credere, non dormono più, cercano di individuare le cause dell’eczema del loro bambino, ribaltano la casa cercando di cambiare ogni cosa, vorrebbero persino cambiare il latte… Stop! La prima cosa da fare è consultare un medico: generico, pediatra o dermatologo, a seconda dei casi. Starà al medico diagnosticare la dermatite atopica del neonato e prescrivere i primi trattamenti.
Il trattamento dell’eczema del neonato e del bebè prevede l’impiego di creme al cortisone, da applicare sulle placche, e di emollienti da stendere sulla pelle sana.
I genitori si ritrovano in prima linea: applicano i trattamenti seguendo la prescrizione medica e monitorano ogni piccolo cambiamento delle lesioni… o la loro persistenza, malgrado un trattamento adeguato; se ciò si verifica, dovranno necessariamente consultare di nuovo il medico.
Nella presa in carico dell’eczema del neonato e del bebè, l'igiene è fondamentale tanto quanto l’idratazione della pelle. Il medico o il farmacista possono indirizzare i genitori nella scelta di un prodotto detergente adatto alla pelle atopica del neonato, così come nella scelta di una crema per l’eczema del neonato e del bebè.
I saponi tradizionali (sapone di Marsiglia, sapone di Aleppo…) sono a base di prodotti naturali, senza conservanti, coloranti né profumo. Di primo acchito, sembrerebbero interessanti in caso di ipersensibilità cutanea e di “allergia a tutto”, ma a causa del loro pH basico, tendono a inaridire la pelle e a distruggere il film idrolipidico (film protettivo che ricopre la superficie cutanea). In caso di eczema, è importante adottare trattamenti a pH fisiologico.
Idealmente, i saponi tradizionali devono quindi essere sostituiti da saponi surgras, syndet (“sapone non sapone”) o olii lavanti, privi di ingredienti allergizzanti o irritanti, per limitare il rischio di sensibilizzazione e reazione cutanea.
Per quanto riguarda gli adeguamenti da apportare all’ambiente del neonato in caso di eczema, la parola d’ordine è una, e una sola: buonsenso! Niente è proibito né imposto e, soprattutto, nessuna misura garantirà da sola la scomparsa pura e semplice della malattia. Se il neonato adora i suoi peluche, non ha senso toglierglieli: basta lavarli regolarmente.
Allo stesso modo, se il neonato beve il suo latte normalmente e non ha alcun disturbo digestivo, inutile cambiargli il latte; l’eczema di origine alimentare è di fatto molto raro nel neonato, e non deve portare a introdurre regimi restrittivi e stravaganti, che possono provocare carenze.
L’eczema del neonato giunge a sconvolgere la vita dell’intera famiglia… ma senza ribaltare la casa da cima a fondo, bisognerà adattare un minimo l’ambiente del neonato, e questo non per far scomparire totalmente l’eczema, ma per ridurre il rischio di crisi eczematose. Per sentirsi meno soli e affrontare meglio la malattia nel quotidiano, si consiglia di consultare professionisti della salute specializzati in dermatite atopica del neonato e scambiare esperienze con altri genitori, per esempio durante sessioni di educazione terapeutica.
