I brufoli, manifestazione dell’acne, sono molto diversificati per forma e dimensioni: su uno stesso viso possiamo trovare brufoli più o meno grossi, rossi e infetti.
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L’acne è il risultato di tre fenomeni principali: l’iperseborrea, ossia una sovraproduzione di sebo che rende la pelle grassa, l’ipercheratinizzazione, ossia un accumulo di cellule epidermiche chiamate cheratinociti che fa ispessire la cute, e l’infiammazione, dovuta alla proliferazione del batterio Cutibacterium acnes. È su questo terreno tre volte favorevole che si sviluppano i brufoli, ossia i principali sintomi dell’acne.
I brufoli sono i primi a comparire in caso di acne, si parla quindi di acne ritenzionale o acne comedonica. I comedoni possono essere di due tipi: punti neri (comedoni aperti) e punti bianchi (comedoni chiusi). Nonostante le loro piccole dimensioni, sono mal vissuti dai pazienti, che tendono a tormentarli incessantemente.
Queste imperfezioni compaiono a partire dalle lesioni ritenzionali, o raggiungono direttamente lo stadio infiammatorio. Possono essere papule, rosse e grandi meno di 5 mm, oppure pustole, cioè papule con una piccola tasca piena di pus, visibile in superficie come una puntina biancastra o giallastra. Altre lesioni sono brufoli infiammatori con un diametro superiore ai 5 mm; questi grossi brufoli prendono anche il nome di noduli, più dolorosi e difficili da curare.
Indipendentemente dal tipo di acne di cui si soffre, è molto importante non manipolare i brufoli per evitare sovrainfezioni e cicatrici. Seguire la terapia prescritta dal medico e i trattamenti quotidiani più adatti consente di venire a capo del problema brufoli, ma questo richiede tempo e perseveranza. La cura dei comedoni si basa su principi attivi con target cheratolitico, mentre il trattamento dei grossi brufoli si basa su principi attivi antinfiammatori.
