La sudorazione eccessiva
Si parla di sudorazione eccessiva, o iperidrosi, quando la quantità di sudore prodotta supera il volume necessario alla termoregolazione corporea. Si parla ugualmente di iperidrosi allorché il fenomeno crea disagio a chi ne soffre, ripercuotendosi fortemente sulla qualità della vita.
Si distinguono due tipi di iperidrosi:
- l’iperidrosi primaria, le cui cause non sono identificate.
- l’iperidrosi secondaria, correlata a un problema di salute o a una terapia farmacologica.
Si tratta spesso di un argomento tabù, che non viene affrontato neppure con il proprio medico. Tuttavia, esistono delle soluzioni molto efficaci.
Le cause dell’iperidrosi primaria
Le cause di una sudorazione eccessiva possono essere molteplici e non sempre facili da individuare.
L’iperidrosi primaria, chiamata anche iperidrosi idiopatica, interessa la maggior parte dei casi di sudorazione eccessiva. Si manifesta soprattutto a livello di ascelle, mani e piedi in situazioni di stress e forte emozione, in caso di sforzo fisico intenso, calore eccessivo o ingestione di determinati cibi. Le cause di questo tipo di ipersudorazione non sono davvero note, e il fenomeno è sovente imputato a predisposizione genetica o ereditarietà. In linea di massima, l’iperidrosi primaria si sviluppa in giovane età, durante l’infanzia o l’adolescenza.
Le cause dell’iperidrosi secondaria
L’iperidrosi secondaria è legata a un problema di salute o a una ragione ben precisa.
Le cause di questo tipo di iperidrosi possono essere molteplici.
Alcune patologie come obesità, diabete, ipoglicemia, ipertiroidismo o morbo di Parkinson possono generare iperidrosi. Alcuni stati fisiologici, come gli sbalzi ormonali durante la menopausa, possono dar luogo a una sudorazione eccessiva. Anche una sindrome di disassuefazione o il consumo di alcool possono provocare questo disturbo.
Infine, numerose terapie farmacologiche possono provocare un’ipersudorazione. In caso di disturbi di sudorazione che subentrino dopo aver iniziato una nuova terapia farmacologica, chiedi sempre consiglio al tuo medico prima di interrompere o modificare il trattamento: ti aiuterà a trovare la migliore alternativa alla gestione del tuo problema.