Prurito all’occhio

Perché mi prude l’angolo interno dell’occhio?

La mucosa oculare è sensibile e facilmente soggetta a prurito. Il prurito all’occhio è una causa frequente di prurito al viso, e può avere varie cause:

• Un’allergia: le congiuntiviti allergiche sono molto comuni, si ripropongono tutti gli anni nel medesimo periodo oppure durano tutto l’anno, interessando spesso e volentieri entrambi gli occhi. Esistono anche altri tipi di allergie, come l’allergia da contatto a un prodotto per il maquillage;
• Una secchezza oculare: molto frequente, la secchezza oculare è dovuta all’età, all’inquinamento, agli schermi, ad alcuni farmaci... provoca pizzicori, l’occhio che prude e una sensazione di sabbia negli occhi;
• Un’infezione: una congiuntivite virale o batterica, un orzaiolo, una blefarite sono solo alcuni esempi di infezioni dell’occhio che possono provocare prurito.

In alcuni casi, è l’angolo esterno dell’occhio a prudere, un punto in cui la pelle è molto sottile e fragile. Attenzione al rischio di irritazione cutanea, se non di eczema palpebrale.

Come calmare il prurito all’occhio?

In caso di occhio che prude, è spesso necessario consultare un medico generico o un oftalmologo, che lo esaminerà e prescriverà gocce oculari adatte al tipo di malattia oculare diagnosticata. Non utilizzare gocce prescritte per un altro problema oculare, o a un’altra persona: un collirio non vale l’altro!

In caso di congiuntivite allergica, l’occhio che prude è spesso associato ad altri sintomi, come naso che cola o occhi che piangono. Il medico prescriverà farmaci topici come gocce oculari e nasali e, allo stesso tempo, un antistaminico per via orale.

Indicazioni per il trattamento topico:

• Lavarsi le mani prima di toccare il collirio:
• Risciacquare l’occhio che prude con soluzione fisiologica per occhi. Non esitare a conservare le monodosi al fresco per un maggiore sollievo del prurito. Irrorare l’occhio che prude con la soluzione fisiologica consente di detergerlo con cura, eliminando tutte le impurità;
• Piegare la testa leggermente all’indietro per instillare il collirio. Tirare verso il basso la palpebra inferiore per depositare una goccia di collirio nel sacco congiuntivale. A questo punto, è inutile inondare l’occhio che prude con molte gocce di collirio: non se ne aumenterebbe l’efficacia, perché l’eccesso righerebbe solo le guance. Basta una goccia, ripetendo l’operazione diverse volte al giorno, secondo la prescrizione medica;
• Durante l’operazione, non toccare l’occhio che prude e le ciglia con il beccuccio del flaconcino o della monodose, ed evitare di toccare il beccuccio con le dita;
• Dopo l’instillazione, chiudere gli occhi e premere sull’angolo interno dell’occhio che prude per qualche secondo: ciò consentirà di ottimizzare l’efficacia del collirio limitando il passaggio sistemico;
• Non riutilizzare una monodose, anche se contiene ancora collirio;
• Nebulizzare un po’ di acqua termale sulle palpebre chiuse per eliminare il collirio in eccesso a lato dell’occhio che prude;
• Se l’occhio che prude è associato a prurito delle palpebre, il medico prescriverà una crema idratante lenitiva adeguata al contorno occhi, o una crema al cortisone da applicare per alcuni giorni nelle situazioni più infiammatorie. Stendere le creme seguendo il margine osseo dell’occhio con grandi movimenti circolari, tenendo le palpebre chiuse;
• Evitare di grattarsi gli occhi o di strofinare le palpebre… più facile a dirsi che non a farsi, ma è indispensabile in caso di occhio che prude: esiste difatti un rischio a lungo termine di lesioni irreversibili dell’occhio, se si gratta troppo forte. Il ricorso a compresse di acqua tiepida sugli occhi che prudono o di acqua termale può aiutare ad attenuare il prurito.