La forfora è un fenomeno molto frequente, tant’è vero che interessa una persona su due in un qualche momento della vita; può trattarsi di una fase transitoria o duratura.
La forfora è dovuta a molteplici fattori, ecco perché si manifesta in alcuni soggetti e non in altri. Ecco alcuni utili consigli per aiutarti a riconoscere la forfora e i suoi sintomi.
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E’ proprio forfora quella che ho? Ho molta forfora tra i capelli, perché? Ho la forfora, cosa devo fare? Come posso eliminare la forfora?
Tutte domande che ci si pone di fronte a questo fenomeno, fonte di angoscia e di interrogativi. Prima di iniziare un trattamento, sarà quindi importante assicurarsi che si tratti effettivamente di forfora. In caso di dubbio, rivolgiti senza indugio a un professionista della salute.
La forfora si manifesta sotto forma di piccole squame bianche o gialle (agglomerati di cellule morte) sulla superficie del cuoio capelluto o tra i capelli; a seconda del tipo di cuoio capelluto, potrà assumere due aspetti differenti.
La forfora sul cuoio capelluto secco è più secca, piccola e volatile, e può quindi ricadere “come neve” sulle spalle. Attenzione a non confonderla con una psoriasi del cuoio capelluto, caratterizzata da placche rosse sormontate da spesse squame bianche. In caso di dubbio, non esitare a consultare il tuo dermatologo.
La forfora sul cuoio capelluto grasso è grassa, di maggiori dimensioni, poiché si agglomera formando delle placche che tendono ad aderire ai capelli; è più raro che ricada sugli abiti.
Può essere talvolta confusa con le uova di pidocchio. La differenza tra le lendini (stadio larvale del pidocchio) e la forfora può essere difficile da stabilire, per alcuni giorni. In caso di dubbio, rivolgiti subito al tuo farmacista di fiducia o al tuo medico, di modo da evitare, in caso di infestazione da pidocchi, che abbiano il tempo di moltiplicarsi!
Quando si parla di forfora, ci si riferisce necessariamente alla comparsa di squame in corrispondenza di peli o capelli. Quando si osserva della “forfora” sul viso, si parlerà esclusivamente di squame.
La forfora consiste quindi in scagliette biancastre che compaiono su capelli, peli o cuoio capelluto. Nella maggior parte dei casi, la forfora si manifesta tra i capelli, ma può anche comparire nella barba o nelle sopracciglia.
La forfora ha molteplici origini, legate a uno squilibrio nella secrezione di sebo, alla proliferazione di determinati microrganismi e a una particolare sensibilità del cuoio capelluto.
La desquamazione del cuoio capelluto è strettamente correlata all’attività delle ghiandole sebacee, deputate alla produzione di sebo. Nel neonato, sotto l’influenza degli ormoni materni, l’attività di queste ghiandole è precoce e stimolata, e può dar luogo alla cosiddetta crosta lattea. Durante l’infanzia, l’attività delle ghiandole rallenta e il fenomeno della forfora si fa più raro. Poi, durante la pubertà, sotto l’influenza degli ormoni sessuali, la secrezione di sebo aumenta, ragion per cui la prima forfora si manifesta durante la pubertà. Infine, può perdurare in età adulta, e diventare sempre più rara a partire dai 50-60 anni.
Ecco perché è piuttosto raro osservare la forfora nei bambini. Si tratta quindi di un fenomeno che interessa il giovane adulto e l’adulto, tendenzialmente di sesso maschile, senz’altro correlato con la concentrazione di androgeni (gli ormoni maschili).
Avere i capelli pieni di forfora, per quanto si tratti di un’affezione del tutto benigna e non grave, può avere un forte impatto sulla qualità della vita di chi ne soffre.
Il fenomeno può indurre diversi comportamenti:
La forfora è fonte di numerose preoccupazioni, a volte vere e proprie paure… per esempio, il timore che esista un legame tra forfora e perdita dei capelli.
